Ferrari beffata, Peugeot sul podio. In LMGT3 trionfa McLaren, Rossi secondo
Pioggia, incidenti, safety car, bandiere rosse, forature e penalità: la 6 Ore di COTA ha avuto di tutto, consegnando alla Porsche il primo successo stagionale nella classe regina. La 963 numero 6 di Estre, Vanthoor e Campbell ha spezzato il dominio Ferrari in un finale incandescente, con la 499P #50 di Fuoco, Molina e Nielsen costretta ad accontentarsi del secondo posto. A completare il podio, la Peugeot #94 di Vandoorne, Duval e Jakobsen, autrice di una gara maiuscola sul passo e sulla costanza.
La Gara delle Hyper
La gara vera è iniziata dopo un’ora e 45 minuti di neutralizzazione: la pioggia torrenziale ha imposto prima un lungo regime di safety car e poi addirittura la bandiera rossa. Al via, le Ferrari hanno mantenuto il controllo con la #83 di Hanson davanti alla #51 di Calado, seguite dalla Porsche #6 e dalla #50.
La ripartenza, però, ha subito acceso la bagarre: Hanson ha sofferto le condizioni precarie e Calado ne ha approfittato, portando la #51 al comando. Poco dopo, i primi errori: l’Aston Martin #007 e l’Alpine #36 finiscono nella ghiaia, richiamando di nuovo la safety car.
Il secondo stint ha rimescolato tutto: un errore della Porsche Proton #99 di Varrone ha causato una Virtual Safety Car, sfruttata da molti per anticipare le soste. La Ferrari #83 ha perso secondi preziosi in pit lane, mentre la Porsche #6 si è ritrovata in seconda posizione, davanti alla Ferrari #50.
Toyota ha vissuto un incubo con continui testacoda: la #7 di Kobayashi è rimasta addirittura insabbiata nella quarta ora, causando un’altra neutralizzazione. Poi il momento chiave: Estre, sulla Porsche #6, tampona la Ferrari #51 di Pier Guidi provocandole una foratura. La 499P è costretta a rincorrere, mentre la Porsche prende la testa morale della corsa.
Con la pista che andava gradualmente asciugandosi, la corsa si è trasformata in una sfida di nervi e precisione. Le Ferrari hanno tentato con determinazione di restare in lotta per le posizioni di rilievo, ma la #83 ha dovuto scontare una penalità di 15 secondi per un'infrazione avvenuta durante il pit stop e, come se non bastasse a complicare la situazione, è stata colpita da una BMW GT3 durante la delicata fase di doppiaggio. Robert Kubica ha messo in campo tutta la sua esperienza e ha tentato una rimonta ambiziosa, ma ogni sforzo si è rivelato vano, lasciandolo senza possibilità di successo.
La Peugeot #94 ha dimostrato una notevole combinazione di solidità e velocità, difendendo con grande abilità la posizione sul podio fino agli ultimissimi giri della competizione, mentre la Cadillac #12, guidata dal trio Lynn-Nato-Stevens, ha accarezzato il sogno di un piazzamento tra i primi tre grazie a una rimonta davvero furiosa, che ha catturato l'attenzione degli spettatori.
Alla fine, Porsche ha saputo resistere con freddezza e determinazione: la #6 taglia il traguardo al primo posto, davanti alla Ferrari #50, che nei chilometri conclusivi della gara riesce con un grande sforzo a sopravanzare la Peugeot #94, assicurandosi la seconda posizione. La vettura gemella #93 si distingue con un ottimo quarto posto, seguita da una Ferrari #51 in rimonta, che ha mostrato carattere e prestazioni di rilievo negli ultimi frangenti della corsa.
Top 3 Finale Hypercar
1. Porsche #6 – Estre / Vanthoor / Campbell
2. Ferrari #50 – Fuoco / Molina / Nielsen
3. Peugeot #94 – Vandoorne / Duval / Jakobsen
La Gara LMGT3
Tanta adrenalina e colpi di scena nella categoria LMGT3: la pista bagnata, resa insidiosa dalla pioggia incessante, ha messo a dura prova piloti e strategie, costringendo team e driver a scelte complesse e ad adattamenti continui. Alcune vetture hanno dimostrato di adattarsi meglio alle condizioni mutevoli e imprevedibili del tracciato. Su tutte, le Mercedes di Iron Lynx e le Porsche, che si sono rivelate capaci di risalire velocemente la classifica con manovre precise e audaci, sfruttando ogni opportunità quando le condizioni lo permettevano.
La Mustang #77 del Proton Competition parte forte e conduce a lungo la gara, resistendo al ritorno delle McLaren di United Autosports. Non da meno la Ferrari #24 di AF Corse, che con una bella rimonta conquista posizioni importanti, mentre la BMW #46 del Team WRT vive una gara complicata. Buono lo stint di Valentino Rossi, protagonista di numerosi duelli e virtualmente al terzo posto a metà gara, ma una serie di penalità frenano la corsa della M4.
Giornata difficile anche per Lexus e Corvette: la #87 di Akkodis ASP finisce in testacoda e conclude la sua gara a meno di due ore dalla fine. Poco dopo, anche la #33 del TF Sport accusa un cedimento meccanico. Il recupero della Lexus richiede un nuovo regime di Safety Car, ridisegnando la strategia per tutti.
Alla ripartenza si accende la lotta per il primo posto tra Mustang e McLaren, regalando momenti di pura adrenalina agli spettatori. Tuck, con grande abilità, riesce a mantenere la testa nel duello con Sato, dimostrando ancora una volta tutta la sua esperienza e un sangue freddo straordinario su una pista che continua a rivelarsi insidiosa e imprevedibile.
A circa un’ora dal termine, la Mercedes #61 finisce in contatto con la Mustang #88 durante una serrata battaglia per il quinto posto, in una fase cruciale della gara. L’auto tedesca ha la peggio, subendo danni significativi, e viene rimossa dal circuito con l’ausilio di una Full Course Yellow, che obbliga i team a rivedere attentamente le proprie strategie per affrontare al meglio l’ultimo sprint di gara, aumentando ulteriormente la tensione.
Negli ultimi minuti la pista si asciuga completamente, trasformando radicalmente le condizioni di gara e cambiando le carte in tavola: il ritmo aumenta vertiginosamente e la competizione si decide sul filo dei sorpassi e della strategia. Davide Rigon, alla guida della Ferrari #54 Vista AF Corse, sfodera una serie di manovre incredibili, dimostrando un controllo straordinario del mezzo, e transita per primo sotto la bandiera a scacchi, coronando una prestazione mozzafiato.
Ma il post-gara non manca di riservare sorprese inattese: una penalità di 5 secondi assegnata per un contatto durante la gara con la Mustang retrocede la Ferrari dal primo al terzo posto, ribaltando la classifica finale e congelando il risultato con un colpo di scena drammatico.
Top 3 Finale LMGT3
1. United Autosports #95 - McLaren - Sato / Gelael / Leung
2. Team WRT #46 - BMW - Al Harthy / Rossi / Van der Linde
3. Vista AF Corse #54 - Ferrari - Flohr / Castellacci / Rigon
L'appuntamento dunque è per il 26, 27 e 28 Settembre con la gara nella terra del Sol Levante.
Ci vediamo al Fuji!
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